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Mobilità sostenibile, partnership tra CNA-SHV e IIT. Il Centro Idrogeno e l'Associazione svilupperanno momenti informativi mirati per le aziende e organizzeranno test drive sui mezzi disponibili

CNA-SHV e il Centro per Idrogeno e Mobilità Elettrica di Bolzano - gestito dall’Istituto per Innovazioni Tecnologiche IIT - svilupperanno azioni congiunte per sensibilizzare le micro, piccole e medie imprese sulla tematica della mobilità lavorativa sostenibile, diffondendo informazioni sull’idrogeno come carburante verde alternativo agli attuali combustibili fossili e organizzando, appena ci saranno sul mercato i primi veicoli commerciali disponibili, appositi test drive con cui verificare di persona le performance e la reale autonomia delle vetture e dei furgoni alimentati a idrogeno. È quanto emerso dall’incontro tra Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese e IIT. 

La via altoatesina così non funziona. Intervento del presidente Claudio Corrarati sul quotidiano Alto Adige

Cambiare passo grazie alla responsabilità delle aziende. Questa è la “Via Altoatesina” che vorremo dalla politica.

È il messaggio di Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige, contenuto dell'intervento pubblicato oggi dal quotidiano Alto Adige.  

"E’ la continua ricerca della certezza - scrive tra l'altro Corrarati - che snerva le nostre aziende. Il non sapere le cose, non avere informazioni certe sui ristori, nessuna garanzia di riduzione della tassazione, nessuna sicurezza sulla gestione dei rapporti con le banche, la cui scadenza del termine della moratoria è dietro l’angolo.  Questo spaventa le nostre imprese. E quando sei spaventato, l’unica certezza che hai sta nelle tue forze, nella garanzia che dal tuo lavoro derivano le risorse per pagare le tasse, gli stipendi, i debiti contratti con le banche e per sostenere la famiglia".

"Non c’è irresponsabilità nel voler rimanere aperti, anzi c’è una grande responsabilità verso gli impegni che le aziende hanno con i propri collaboratori, gli impegni verso uno Stato e una Provincia che non hanno di certo brillato per responsabilità nell’attivare aiuti concreti alle ditte. Un senso di responsabilità verso la salute del capitale umano in azienda, con applicazione di protocolli severi che hanno, ad oggi, dato garanzia che nelle nostre ditte il virus non circola".

La versione integrale disponibile sul quotidiano Alto Adige

Rete Economia Merano: “Senza turismo e commercio l’economia è in ginocchio. Urge un piano comprensoriale. Agire subito"

L’economia di Merano e del Burgraviato è in ginocchio. Dopo un anno di lockdown, restrizioni, limitazioni, aperture e pochi turisti, quest’area, che da sola vale un quarto del movimento turistico altoatesino e del relativo giro d’affari, pari al 30% del Pil provinciale, si ritrova con centinaia di aziende sull’orlo della chiusura e migliaia di disoccupati in più, fonte imminente di tensioni sociali. E’ necessario strutturare, con in testa il Comune di Merano capo comprensorio, di concerto con la Provincia coinvolgendo le associazioni di categoria e i sindacati dei lavoratori, un piano immediato di rilancio che non può fondarsi solo sui consumi interni, peraltro irrisori se permane il divieto di spostamento tra comuni.

Lo afferma Rete Economia-Wirtschafstnetz Merano-Burgraviato.

Misure anti Covid, le attività artigianali rimangano aperte. Incontro tra Provincia e parti sociali. CNA-SHV: "Valutata la nostra richiesta. Sì a protocolli rigidi e controlli, no alla paralisi"

CNA-SHV Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese esprime apprezzamento per la riattivazione del tavolo di concertazione tra la Provincia e le parti sociali, più volte auspicato, per discutere congiuntamente sulle misure da adottare sia per limitare il contagio sia per tenere in piedi le aziende e salvare i posti di lavoro.

L’Associazione rileva con soddisfazione che è stata presa in seria considerazione la proposta di non chiudere le attività artigianali, comprese quelle di cura della persona (parrucchieri e centri estetici), qualora venissero applicate ulteriore misure restrittive, pur se con la necessità di rivedere e rendere ancor più stringenti i protocolli di sicurezza e più efficaci i controlli. Preoccupazione viene invece espressa per le tante incertezze sui ristori passati, presenti e futuri. Inoltre CNA-SHV ha ribadito l’urgenza di coinvolgere le parti sociali nella revisione ed attuazione del Recovery Plan provinciale, proposta che ha ricevuto risposta positiva dalla Provincia.