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CNA Trentino Alto Adige: "Recovery Plan, capitali da destinare ad opere territoriali come la variante alla Statale 12 di Bolzano e le reti digitali. Superbonus110% da prorogare al 2023, appalti a misura di PMI"

“Far ripartire rapidamente le infrastrutture e i lavori di manutenzione, prorogare il Superbonus 110% almeno fino al 2023, semplificare le procedure per l’affidamento lavori, coinvolgere maggiormente il sistema delle micro e piccole imprese. Anche la variante alla Statale 12 di Bolzano entri nel Recovery Plan provinciale”. CNA Trentino Alto Adige condivide le richieste illustrate dal presidente della CNA, Daniele Vaccarino, sulla missione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, specificando le attese territoriali.

 “Chiediamo – spiega il presidente di CNA regionale, Claudio Corrarati – maggiore attenzione verso la piccola impresa per valorizzarne non solo il ruolo economico ma anche quello sociale. Ribadiamo l’importanza del Superbonus 110% per accelerare la riqualificazione energetica degli edifici ed rinnoviamo la richiesta di prorogare la misura almeno fino al 2023”.  

CNA regionale: "Molte aziende sono allo stremo, è necessario riaprire. Puntiamo sui protocolli di sicurezza". Dati shock da Centro Studi CNA, Camera di Commercio e Astat

“Molte aziende non sono più in grado di resistere, ecco perché chiedono di riaprire anche in Trentino Alto Adige. Riteniamo, vista anche la bassa incidenza sui contagiati rispetto ai test antigenici sui lavoratori, che il rispetto dei protocolli, se necessario più restrittivi e adeguati alle nuove zone colorate, sia sufficiente per allentare le restrizioni”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige, esaminando i punti salienti dei dati diffusi oggi dal Centro Studi CNA, dalla Camera di Commercio di Bolzano e dall’Astat.

Quattro imprese artigiane su cinque (80,8%) sono finite in profondo rosso nel 2020 – rileva il Centro Studi CNA -. Con picchi vicini alla totalità di imprese in perdita nei comparti che più hanno sofferto il confinamento, il distanziamento sociale, la drastica riduzione del commercio internazionale l’anno scorso.

“Chiediamo anche alle Province di Trento e Bolzano, così come al Governo – argomenta il presidente Corrarati - una forte discontinuità nelle modalità di determinazione e nei tempi di erogazione degli aiuti rispetto agli interventi dello scorso anno. In particolare, andrebbe evitata la tagliola del calo minimo di fatturato, che potrebbe escludere dagli indennizzi molte imprese che pure hanno subito un forte calo di giro d’affari, sostituendo tale strumento con un meccanismo a scalare che riduca il beneficio da una certa soglia fino ad annullarlo”.

L’Agenda per la ripartenza economica del capoluogo. Bolzano diventi laboratorio post-Covid

Il quotidiano Alto Adige ha pubblicato un intervento di Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige, sul futuro economico di Bolzano, da progettare adesso per calibrare la ripartenza post-Covid con il capoluogo in un ruolo di laboratorio di sperimentazione.

"Un anno dopo, siamo ancora in piena pandemia da Covid - afferma Corrarati -. I disoccupati in Alto Adige sono aumentati, 21.000 persone hanno perso il posto di lavoro nonostante non sia ancora cessato il divieto di licenziamento, un’azienda su tre vede come unica prospettiva la chiusura. Nel capoluogo, che anche prima della pandemia aveva un tasso di disoccupazione triplo rispetto alla media provinciale e un’altissima incidenza di chiusure aziendali per mancanza di successione, la situazione rischia di diventare esplosiva per effetto della densità abitativa e della tenuta sociale più fragile tipica delle città. L’industria pesante, in una città che nel frattempo è diventata fulcro del commercio, dei trasporti e dei servizi nell’Euregio, oltre a beneficiare di un interessante sviluppo turistico nell’ultimo ventennio, non basta a tenere a galla l’economia".

"Questi primi sei mesi di legislatura del Comune di Bolzano - aggiunge il presidente - hanno evidenziato la totale mancanza di un’Agenda comunale sull’Economia, ovvero un piano articolato per promuovere Bolzano come città a misura di impresa, nuova o già esistente. Servirebbe una visione d’insieme, che tocchi le competenze di più assessorati, migliorando l’humus complessivo per le aziende, gettando le basi per una ripartenza in sicurezza già durante l’emergenza sanitaria, seguita da una vera ripresa che anticipi i cambiamenti strutturali accelerati dall’emergenza sanitaria".

LEGGI LE PROPOSTE CNA SUL QUOTIDIANO ALTO ADIGE

Studio Astat: un'azienda altoatesina su tre rischia di chiudere. CNA-SHV: "Il pacchetto #AiutiCovid provinciale e il Piano Sostegni statale necessari per congelare la crisi e i posti di lavoro, ma senza ripartenza crolla tutto"

“Fare presto e fare bene. L’economia altoatesina e la tenuta sociale sono messe a durissima prova”. È l’appello che Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, lancia alla Giunta provinciale affinché il pacchetto #AiutiCovid trovi immediata attuazione per congelare la situazione economica, ormai fortemente colpita dalle chiusure per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia. Analogo benefico effetto la CNA territoriale si attende dal Decreto Sostegni che sta elaborando il Governo nazionale.

A destare ancor di più preoccupazione, dopo i dati dell’Osservatorio provinciale del Mercato del lavoro che indicavano quasi 21.000 disoccupati in più a febbraio 2021, è lo studio “Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza Sanitaria Covid-19 giugno-novembre 2020”, diffuso oggi dall’Astat provinciale. Dal bollettino emerge che un’azienda su tre teme per la sostenibilità dell’attività a medio termine, quasi il 41% prevede cali della domanda anche turistica, in 22,4% è alle prese con problemi di liquidità, una su dieci pensa alla riduzione del personale per rimanere a galla, il 31% taglia gli investimenti, il 21% ha già fatto ricorso all’indebitamento bancario, il 32,2% ha fatto ricorso alla Cassa integrazione per i dipendenti.