A imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste con meno di dieci dipendenti che devono sospendere la loro attività lavorativa per motivi legati a gravidanza, maternità, esigenze legate alla crescita dei figli conviventi fino all'età di dodici anni, viene data la possibilità di essere sostituite pro tempore da una persona con esperienza e professionalità nella gestione dell’’impresa. Il periodo massimo di sostituzione è aumentato a 24 mesi per le gravidanze multiple.
“I contributi vengono sono concessi come aiuti ‘de minimis’ fino a un importo massimo di 20.000 euro” ha affermato la direttrice di Ripartizione Manuela Defant ed ha aggiunto che “il periodo di sostituzione sino ad un massimo di 18 mesi può essere utilizzato anche in vari periodi”. La misura può essere richiesta da imprenditrici o da socie la cui sede aziendale si trova in Alto Adige; territorio in cui le richiedenti devono anche svolgere in modo continuativo la loro attività professionale. Possono accedere agli aiuti lavoratrici autonome e libere professioniste che lavorano in Alto Adige, partecipanti all'impresa familiare e collaboratrici con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa residenti in Alto Adige.
Per l'assunzione di una sostituzione tramite contratto di lavoro dipendente è previsto un contributo dell'80% sull'importo netto della busta paga. Per chi si avvale di prestazioni di lavoro autonomo o freelance viene invece riconosciuto il 60% dell'imponibile delle fatture emesse (IVA esclusa). La pianificazione familiare non deve essere un lusso, ha spiegato l'imprenditrice Marina Rubatscher Crazzolara, soprattutto alla luce del calo delle nascite, che a sua volta è la causa della carenza di manodopera qualificata. La presidente della Commissione consultiva della Camera di commercio per la promozione dell'imprenditoria femminile ha quindi accolto con favore la misura di sostegno, che "consente alle imprenditrici con figli di garantire la continuità dell'attività".
Le domande possono essere presentate fin da ora. Devono pervenire prima dell'inizio del periodo di sostituzione. Le richieste vanno inoltrate tramite posta elettronica certificata (PEC) con apposito modulo. Per l'esercizio finanziario 2023 la Giunta provinciale ha stanziato a questo scopo la cifra complessiva di 200.000 euro. Ulteriori informazioni sulle modalità di presentazione della domanda sono disponibili sul sito web della Provincia dedicato alle agevolazioni all'economia.
"Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto che permetterà anche a chi ha un’azienda di vivere più serenamente il periodo della maternità - così Patrizia Balzam, rappresentante di CNA-SHV nel Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Patrizia Balzamà -. Si tratta di una misura importante per incentivare le donne a fare impresa, ma si tratta anche di un passo verso la tutela delle numerose imprese a conduzione familiare del nostro territorio”. Si parte oggi con il sostengo alla maternità. L’auspicio di CNA-SHV è che presto questa misura possa essere ampliata anche ad altre esigenze che pesano sulle spalle delle imprenditrici, come ad esempio la cura dei genitori non più autosufficienti.