Autotrasporto, la “fuel surcharge” unica chance per salvare le imprese del settore
Il modo più efficace che hanno gli autotrasportatori per contenere gli effetti dei rincari del carburante sui conti aziendali è concordare con i committenti forme contrattuali che prevedano la clausola del “fuel surcharge”, con l’adeguamento automatico delle tariffe rispetto alle variazioni dei prezzi medi del combustibile per autotrazione. È quanto emerso dall’assemblea che si è tenuta sabato 28 gennaio, a Padova, indetta dalla CNA Fita di Padova, con la partecipazione di autotrasportatori di merci in conto terzi dal Nordest, compresa una delegazione di CNA Fita Alto Adige composta dai presidenti Juri Galvan e Azem Celhaka e da Marco Barchetti, membro del direttivo.
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