Cabotaggio illegale, indagine dei vigili urbani
Cna-Fita ha segnalato una motrice sospetta che sostava da giorni sull’arginale
I vigili urbani di Bolzano sono intervenuti, su segnalazione della Cna-Fita, avviando un’indagine per presunto cabotaggio illegale da parte di autotrasportatori dell’Est europeo.
Il caso era stato segnalato poco prima di Natale alla Polizia municipale. “In quei giorni avevo notato - spiega Piero Cavallaro, responsabile Cna-Fita del Trentino Alto Adige - la presenza di un trattore stradale, ovvero una cabina motrice per Tir, con targa bulgara, parcheggiato nell’area a ridosso del fiume Isarco, sulla rampa di accesso da ponte Roma verso l’arginale. Ho atteso qualche giorno per verificare l’evolversi della situazione, poi ho segnalato ai vigili urbani che poteva trattarsi di un mezzo pesante utilizzato per cabotaggio illegale”.
Il fenomeno è molto diffuso in tutta Italia, ma trova particolare diffusione in Trentino Alto Adige, territorio di transito tra il Centro Europa e il Mediterraneo, sede di molte aziende di import/export con mercato in tutto il Paese. “Ogni vettore estero – chiarisce Cavallaro – ha la possibilità di trasportare merci con provenienza e destinazione in Italia per un numero limitato di viaggi e di giorni di presenza sul territorio. Se supera i limiti, diventa cabotaggio illegale, che va a scapito delle nostre piccole aziende di trasporto perché, violando le regole, tante aziende, anche ben strutturate e soprattutto dell’Est europeo, riescono a praticare prezzi molto bassi. Purtroppo non mi sbagliavo. L’intervento dei vigili urbani è stato rapido, due giorni fa la motrice è sparita. Abbiamo concordato con la Polizia municipale l’opportunità di una maggior sorveglianza del territorio cittadino, anche grazie alle segnalazioni che Cna-Fita raccoglierà e inoltrerà su indicazione dei propri associati, per fermare questa pratica fuorilegge che penalizza le Pmi oneste e rispettose delle regole”.